[Nome latino]Hypericum perforato

[Fonte vegetale] Dalla Cina

[Aspetto] Polvere fine marrone

[Specifiche] 0,3% Ipericina

[Dimensione delle particelle] 80 Mesh

[Perdita all'essiccazione] ≤5,0%

[Metalli pesanti] ≤10 ppm

[Residui di pesticidi] EC396-2005, USP 34, EP 8.0, FDA

[Conservazione] Conservare in un'area fresca e asciutta, tenere lontano dalla luce diretta e dal calore.

[Pacchetto] Imballato in fusti di carta e due sacchetti di plastica all'interno.

[Cos'è l'erba di San Giovanni]

L'uso dell'erba di San Giovanni (Hypericum perforatum) come medicinale risale all'antica Grecia, dove veniva utilizzato per una serie di malattie, inclusi vari disturbi nervosi. L'erba di San Giovanni ha anche proprietà antibatteriche, antiossidanti e antivirali. A causa delle sue proprietà antinfiammatorie, è stato applicato sulla pelle per aiutare a guarire ferite e ustioni. L'erba di San Giovanni è uno dei prodotti erboristici più comunemente acquistati negli Stati Uniti.

Negli ultimi anni, l'erba di San Giovanni è stata ampiamente studiata come trattamento per la depressione. La maggior parte degli studi dimostrano che l'erba di San Giovanni può aiutare a trattare la depressione da lieve a moderata e ha meno effetti collaterali rispetto alla maggior parte degli altri antidepressivi soggetti a prescrizione.

[Funzioni]

1. Proprietà antidepressive e sedative;

2. Rimedio efficace per il sistema nervoso, rilassa le tensioni e l'ansia e solleva gli spiriti;

3. Antinfiammatorio

4. Migliora la circolazione capillare

Presente e in vendita ad Imperia ad Olioliva la Stevia rebaudiana la pianta perenne al centro di aspre polemiche tra i sostenitori delle proprietà di questa pianta dolcificante e chi invece al contrario sosteneva che alcuni componenti erano ritenuti sospetti di cancerogenicità.
Tra gli stand di via Bonfante l’Antico Frantoio Sommariva propone oltre ad olio olive piantine di
Stevia reubaudiana, l’uso di questa pianta nei prodotti alimentari è stato in passato limitato in Europa e USA dato che alcuni suoi componenti, alle dosi testate, come lo steviolo e lo stevioside erano ritenuti sospetti di cancerogenicità.
L’utilizzo della Stevia e dei suoi derivati è stato ammesso dalla Unione Europea, come per l’Italia (Regolamento UE N. 1131/2011 della Commissione dell’11 Novembre 2011)
Il possibile uso della Stevia, in paesi diversi da quelli di origine, ha prodotto notevoli controversie e contestazioni, facendo pensare all’esistenza di una cospirazione commerciale, interessata a contrastarne l’uso, ed a favorire invece i dolcificanti artificiali prodotti dalla grandi multinazionali.
In Italia a sostegno dell’utilizzo di questa pianta è nata un’associazione www.nastevia.it

volumi di semi di zucca volteggiavano e si scagliavano contro tutti questi troll che pensano che non ci sia nulla nelle zucche che le renda così grandiose, quindi lasciamo che l'ultima zucca rimasta vinca contro tutta l'umanità di zucche